Canonica musicista
Pietro Canonica studia composizione con i maestri Cravero e Veneziani. Scrive, a partire dal 1912, varie cantate e pezzi diversi, e cinque opere liriche. Esordisce con il melodramma La Sposa di Corinto, tratto da una ballata di Goethe, e rappresentato al Teatro Argentina nel 1918.
Prosegue, sempre ispirandosi a testi classici, ma con contenuti molto drammatici: Mirando da La Tempesta di Shakespeare, Enrico de Mirval, Medea da Euripide, ed infine Sacra Terra, dedicata alla città di Roma, una sorta di testamento spirituale, di addio alla Patria molto amata. Per le sue opere liriche Canonica provvede personalmente a tutto: dal libretto ai disegni e schizzi per i costumi, i bozzetti e persino i suggerimenti di regia.