Statua di Artemide
Statua femminile stante poggiante su di un basamento rettangolare. La statua raffigura Artemide/Diana, riconoscibile dalla cinghia della faretra che attraversa il petto, dalla spalla destra al seno sinistro. E' rappresentata mentre avanza di corsa, anche se il restauro quasi totale delle gambe rende meno leggibile il movimento. Indossa il peplo dorico non cinto, con apoptygma che scende fino ai fianchi, mosso da piccole e fitte pieghe, originate dalla cinghia della faretra. La testa, moderna, in marmo proconnesio, ha una pettinatura che ricorda quella dell'Afrodite Cnidia, con un nodo sulla fronte e i capelli morbidamente raccolti sulla nuca e stretti da una tenia.
La statua raffigura Diana, riconoscibile dalla cinghia della faretra che attraversa il petto, dalla spalla destra al seno sinistro. E' rappresentata mentre avanza di corsa, anche se il restauro quasi totale delle gambe rende meno leggibile il movimento. Indossa il peplo dorico non cinto, con apoptygma che scende fino ai fianchi, mosso da piccole e fitte pieghe, originate dalla cinghia della faretra. La testa, moderna, in marmo proconnesio, ha una pettinatura che ricorda quella dell'Afrodite Cnidia, con un nodo sulla fronte e i capelli morbidamente raccolti sulla nuca e stretti da una tenia.
Obras maestras de la sala
La sala
Il deposito delle sculture di Villa Borghese raccoglie circa ottanta opere provenienti in gran parte dalla Collezione Borghese, originariamente ubicate a decoro della villa. Nonostante le spoliazioni subite dal parco nei secoli il patrimonio delle sculture di Villa Borghese comprende ancora oggi un gruppo significativo di opere, per la maggior parte copie romane del II-III secolo d.C. da originali greci del V- III sec. a.C., alcune delle quali provenienti dalle collezioni del cardinale Scipione Borghese, figura principe del collezionismo europeo del Seicento.