Interno
Il deposito delle sculture di Villa Borghese raccoglie circa ottanta opere provenienti in gran parte dalla Collezione Borghese, originariamente ubicate a decoro della villa. Nonostante le spoliazioni subite dal parco nei secoli il patrimonio delle sculture di Villa Borghese comprende ancora oggi un gruppo significativo di opere, per la maggior parte copie romane del II-III secolo d.C. da originali greci del V- III sec. a.C., alcune delle quali provenienti dalle collezioni del cardinale Scipione Borghese, figura principe del collezionismo europeo del Seicento.
In particolare spiccano per qualità le tre statue appartenenti in origine alla Collezione Ceoli, l’Ercole coronato, il Satiro in riposo e la Filatrice e i due leoni medievali provenienti da San Giovanni in Laterano. Altro gruppo importante dell’esposizione è quello composto dalle sette sculture di epoca romana, Apollo, Mercurio, Igea, due Artemidi e due Vittorie, ampiamente rilavorate nella bottega di Vincenzo Pacetti alla fine del XVIII secolo, provenienti dal frontone e dall’attico del Tempio di Esculapio sempre nel Giardino del Lago.
All’interno del deposito sono esposti anche i quattro tritoni e i quattro mascheroni tardo-cinquecenteschi provenienti dalla Fontana dei Mascheroni e dei Tritoni al Giardino del Lago, lì collocati all’inizio del secolo XX, e in origine appartenenti alla Fontana del Moro di Piazza Navona, opera dagli scultori Simone Moschino, Taddeo Landini, Egidio della Riviera, Silla Giacomo Longhi da Viggiù e Giovanni Antonio Dosio. A questi nuclei si aggiungono poi i gruppi di statue già ubicate nel corso dei secoli sulla balaustra del piazzale antistante e lungo il perimetro del piazzale retrostante il Casino Nobile, l’attuale Museo e Galleria Borghese, e corrispondenti agli odierni piazzale del Museo Borghese e piazzale Scipione Borghese, lo stemma marmoreo di papa Paolo V e le opere provenienti dalla cancellata del Giardino del Lago, dalla Fontana del Fiocco, dal Tempio di Antonino e Faustina, dalla Mostra dell’ “Aqua Felix” e dall’area verde presso i Propilei Neoclassici, l’ingresso monumentale alla villa fuori Porta del Popolo.